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NOLEGGIO LUNGO TERMINE

HYUNDAI

Il successo di un’azienda dipende anche dal suo fondatore e ciò è decisamente vero nel caso di Chung Ju-Yung. Parliamo di una multinazionale, nata nel 1947 come impresa di costruzioni edili, che ha nel giro di pochi anni esteso il suo raggio di azione a diversi campi quali le costruzioni navali, ferroviarie, automobilistiche, nell’elettronica, nella finanza, nella logistica, nei trasporti e nella grande distribuzione. L’impegno nel settore auto, iniziato nel 1967, fu dovuto alla suggestione del suo fondatore, che in gioventù aveva lavorato come garagista. In seguito alla sua morte, nel 2001, ed alla forte crisi economica di fine anni 90, il gruppo ha conosciuto una decisa ristrutturazione.

 

Oggi HyundaiMotor Company è la società più importante del gruppo, che occupa quasi 70mila dipendenti, e che se considerata insieme alla consociata Kia Motor, è il quarto produttore al mondo di automobili. Nel 1968, fedele all’enunciato “New thinking, new possibilities”, sigla un accordo con la Ford per produrre, grazie ad un’apposita licenza, il modello Cortina. Questo modello inizialmente fu prodotto con grandi scocche importate direttamente dalla Gran Bretagna per poi passare successivamente allla produzione vera e propria, sempre però basandosi sul modello inglese.

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Le proporzioni della carrozzeria per questa nuova edizione della citycar Hyundai i10 restano quelle dei precedenti modelli: il cofano corto, il tetto alto e l'ampia superficie vetrata sono studiati per dare il più possibile spazio e luminosità all'abitacolo. Si aggiungono, però, una maggiore personalità, grazie all'elaborato frontale, e slancio: merito in gran parte delle nervature nella fiancata e dell'andamento appuntito dei finestrini posteriori. L'interno si conferma decisamente ampio per la categoria: anche dietro si sta bene. Grande pure il baule (252 i litri di capienza a divano in uso), dotato del pratico fondo posizionabile su due altezze, ma privo delle cordicelle per sollevare la cappelliera aprendo il portellone. Le finiture sono di buon livello (assenti, però, le maniglie nel soffitto per i posti posteriori) e i comandi ordinati. Raffinato, per una citycar, l'impianto multimediale con schermo di 8", Android Auto e Apple CarPlay. Non mancano dotazioni da auto di categoria superiore, come la piastra per la ricarica wireless dei telefoni e i controlli da remoto (per esempio lo sblocco delle porte) tramite la app nel telefono. Al lancio la Hyundai i10 è proposta soltanto con il 1.0 a tre cilindri alimentato a benzina. Non molto silenzioso, con 67 CV offre brio sufficiente per muoversi nel traffico, ma non ci si può aspettare un grande allungo. Nella guida l'auto è facile, poco affaticante, e si fa apprezzare soprattutto per il cambio ben manovrabile (proposto come optional quello robotizzato). A marzo 2020 questo motore sarà disponibile anche a Gpl mentre la versione turbo da 100 CV arriverà tre mesi dopo, soltanto con lo sportivo e vistoso allestimento N-Line.

Anche se le dimensioni sono da utilitaria (404 cm di lunghezza), la Hyundai i20 ha un aspetto “importante” e raffinato. L’attuale generazione, in vendita dal 2014 (e aggiornata a metà del 2018) appare più curata della precedente anche nell’abitacolo: ai materiali di qualità apprezzabile si accompagna un’estetica ricercata. L’abitabilità è generosa, tanto davanti quanto dietro (il divano può accogliere tre adulti senza troppi sacrifici), e neppure ci si può lamentare del bagagliaio: vanta una capacità di 326/1042 litri e dispone del fondo posizionabile su due livelli. I motori a benzina sono un 1.2 in due varianti di potenza (75 o 84 CV) e un tre cilindri turbo 1.0 da 100 cavalli; del 1.2 c’è anche una versione a bi-fuel a benzina e a Gpl. Sistema anti-arretramento, sei airbag, climatizzatore manuale e retrovisori sbrinabili sono di serie anche per la “base” Connectline.

Rinnovata nel frontale e nelle luci posteriori ad aprile 2015, la Hyundai ix20 è una monovolume dagli ingombri tutt’altro che esagerati (410 cm di lunghezza), adatta anche alla città. Nell’abitacolo lo spazio è parecchio, e sul divano, che può scorrere longitudinalmente di 13 cm, all’occorrenza possono viaggiare tre adulti (complice l’assenza del tunnel nel pavimento); oltre alla plancia dal design semplice e moderno, e al completo cruscotto, si apprezza il buon livello delle finiture e dei rivestimenti. Capiente anche il bagagliaio, che, però, non è molto pratico a causa della soglia di carico alta. Su strada la ix20 è agile e sicura, ma la risposta dello sterzo è poco lineare e il feeling migliorabile. Le sospensioni – senza essere troppo morbide – smorzano a dovere le asperità. La gamma motori della Hyundai ix20 si è ridotta a un 1.6 da 124 cavalli, a benzina oppure con doppia alimentazione benzina/Gpl.

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La Hyundai i30 Wagon è una famigliare media che si fa notare per il grande baule, il comfort di marcia e la buona dotazione di sicurezza: già le versioni base hanno di serie sei airbag, la frenata automatica d’emergenza (comandata da una telecamera montata dietro il parabrezza), il sistema di mantenimento in corsia e l'avviso in caso di eccessiva stanchezza del guidatore. Ben costruita e tecnologica (le versioni meglio equipaggiate hanno un sistema multimediale con Android Auto, Apple CarPlay e la ricarica senza fili per i cellulari compatibili), ha un abitacolo arioso, con una plancia dalle linee "pulite" e comandi disposti correttamente. In marcia, si apprezzano il buon lavoro delle sospensioni e i ridotti fruscii, oltre che l'elevata tenuta di strada (ma l'auto non è così maneggevole nella guida sportiva). I motori, a benzina e gasolio, hanno da 100 a 140 CV: spiccano il moderno quattro cilindri 1.4 turbo a benzina da 140 CV e il 1.6 CRDi a gasolio, offerto con 116 e 136 CV.

Progettata e disegnata in Germania, la quarta generazione della Hyundai i30 ha una linea filante e un frontale grintoso e appare ben piantata a terra. Davanti spiccano la grande mascherina, i sottili fari a led e i due vistosi tagli verticali delle luci diurne. Le fiancate sono scolpite e la coda è sviluppata in orizzontale, grazie al lunotto basso e ai fanali larghi: elementi che danno slancio e sportività alla vettura. L'abitacolo è arioso, accogliente e ha uno stile sobrio. La plancia ha una gradevole forma scavata, con la parte superiore in plastica morbida (quella alla base della consolle, invece, è piuttosto sottile e rigida). Il volante si impugna bene e il cruscotto ha una grafica semplice e chiara. Le versioni più ricche hanno un valido sistema multimediale con schermo di 8”, che consente di connettere gli smartphone sfruttando i protocolli Apple CarPlay e Android Auto, e il vano con la ricarica a induzione (senza fili) per i cellulari. I comandi principali nel complesso sono ben disposti, eccetto i pulsanti che attivano il monitoraggio dell’angolo cieco e il mantenimento di corsia, un po’ nascosti in basso, alla sinistra del volante. Il baule ha una forma regolare ed è ben rifinito, ma la bocca di carico è alta. Tra i motori spicca il 1.4 T-GDi turbo da 140 CV, che garantisce prestazioni notevoli; brillante ed economo il 1.6 CRDi a gasolio da 136 CV.

 Questa berlina con forme da coupé è la "sorella" sportiveggiante della i30, di cui è più lunga di 12 cm e più bassa di 3. Rispetto alle medie a cinque porte, la i30 Fastback ha una linea più slanciata e, quasi sempre, maggiore capacità di carico; ma è pure una valida alternativa alle classiche berline a quattro porte che, però, non hanno il pratico portellone. Di lato, risalta la silhouette più slanciata e filante rispetto a quella della i30, con la linea morbida del tetto che scende dolcemente verso il baule (penalizzando, però, l’accessibilità dietro). La parte posteriore ha una forma bombata, molto originale, che termina con un accenno di spoiler. Alta, però, la soglia di carico a 79 cm da terra. Al centro della plancia, dallo stile sobrio e pulito, domina il sottile schermo a sfioramento di 8” del sistema multimediale, che si fa apprezzare per la rapidità di risposta  Di qualità la plastica morbida della parte superiore; stona, invece, quella rigida ed economica del cassetto di fronte al passeggero. A livello di comportamento e di meccanica la Fastback non si discosta dalle altre i30: lo sterzo è abbastanza preciso e le sospensioni fanno il loro dovere, tanto da rendere l’auto agile e facile da guidare. Sicure anche la frenata e la tenuta di strada.

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Ioniq

Kona

Tucson

La Hyundai Ioniq è una originale media a cinque porte dall'ottima aerodinamica (il Cx è pari a 0,24) e dalle forme semplici ma gradevoli; il tetto è ad arco e la coda alta, con lunotto in due parti. La Ioniq è una vettura "ecologica": è infatti disponibile nelle versioni ibrida, ibrida plug-in (con batterie più grandi rispetto a quelle della Hybrid, ricaricabili anche collegandosi con un cavo alla rete elettrica) e totalmente elettrica. Quest'ultima ha un motore da 120 CV, mentre le ibride sono spinte da un 1.6 a iniezione diretta di benzina da 105 CV, abbinato a un motore elettrico da 43,5 CV (61 nella Plug-In) posto subito prima del cambio, che è robotizzato a doppia frizione a sei marce. Gli accumulatori sono del tipo litio-polimero e hanno una capacità di 1,56 kWh per la Hybrid, 8,9 per la Plug-In e 28 per l'elettrica "pura". L'abitacolo della Hyundai Ioniq è elegante e piuttosto tradizionale, con montaggi accurati ma anche con alcuni elementi realizzati con materiali economici. La posizione di guida è comoda, pur se il freno di stazionamento a pedale è “vecchio” e poco pratico. L'accessibilità al divano è un po' difficoltosa (occorre abbassare parecchio la testa) ma lo spazio è buono anche per due adulti. Al bagagliaio, di buona capienza, si accede tramite un ampio portellone. Su strada, la Hyundai Ioniq garantisce un buon comfort e un certo brio; valido anche il cambio robotizzato a doppia frizione, sia nel traffico sia quando serve il massimo della ripresa. L'auto ha una buona tenuta di strada (a patto di non esagerare con l'acceleratore in curva) e uno sterzo preciso, ma non molto omogeneo nello sforzo richiesto. Lo stesso vale per il pedale del freno. Tutte le Hyundai Ioniq godono della garanzia di cinque anni, che diventano otto (con un massimo di 200.000 km) per le batterie (prodotte dalla LG).

Suv imponente e grintosa, la Hyundai Tucson è stata rinnovata a metà del 2018; appariscenti e moderni l’ampia mascherina cromata e i sottili fari che si prolungano ai lati del cofano. Riuscito pure l’abitacolo, generoso di spazio: le poltrone (riscaldabili come il divano nel caso della versione di punta) sono ampie e accoglienti, e la seduta posteriore è comoda anche al centro. In mezzo alla plancia, dalle forme arrotondate ed eleganti, campeggia lo schermo a sbalzo dell'impianto multimediale, con navigatore che offre anche informazioni sul traffico TomTom Live e l’aggiornamento automatico del software per 7 anni; alcune plastiche, tuttavia, sono di qualità migliorabile, e le bocchette del "clima" non sono pratiche. Maneggevole e stabile, la Hyundai Tucson si guida facilmente; niente male il comfort. Due i motori a iniezione diretta di benzina: il 1.6 GDi da 132 CV e la variante turbo T-GDi da 177 CV; quest’ultima è abbinata alla trazione integrale (4WD) anziché anteriore (2WD) e può montare il cambio robotizzato a doppia frizione (di serie c’è il manuale a sei marce). In alternativa ci sono le diesel 1.6 CRDi da 116 e 136 CV, e 2.0 CRDi 4WD con 185 CV: i 1.6 sono anche disponibili con una batteria di 48 V che immagazzina la corrente recuperata in frenata e la fornisce a un motore elettrico da 16 CV che offre un valido aiuto nelle riprese da regimi molto bassi. Nel 2.0 questo "aiuto" elettrico è di serie.

La Hyundai Kona è una piccola crossover dalla forte personalità. Lo stile è giocato sulle luci su più livelli inserite in ampi fascioni di plastica scura, sulle forme muscolose e sulla tinta bicolore della carrozzeria. Tante concessioni al design implicano qualche rinuncia in fatto di praticità: fari e fanali posti in basso e agli angoli della vettura sono più esposti ai piccoli urti di parcheggio. Anche se l'auto è poco più lunga di un'utilitaria, l'interno è spazioso e offre buon agio anche per i passeggeri posteriori. L'abitacolo è realizzato con apprezzabile cura e può essere vivacizzato da dettagli rossi, arancione o verde lime. Ok la posizione di guida e la disposizione dei comandi; la più ricca Style ha addirittura l'head-up display sopra il cruscotto: permette di consultare le informazioni più importanti (come la velocità) senza distogliere lo sguardo dalla strada. Non disprezzabile la capienza del baule, la cui soglia non è troppo alta per una crossover. Proposta a trazione anteriore o integrale, questa Hyundai ha una gamma di motori molto estesa: a benzina, diesel, ibridi ed elettrici. Sono tutti validi, ma con potenze di almeno 115 CV. La Kona ha un comportamento stradale molto convincente: è sicura e maneggevole. Buono il comfort. 

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Santa Fe 

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La Hyundai Santa Fe è una suv medio-grande spinta da un 2.2 diesel da 200 cavalli, con trazione 4x4 e un valido cambio automatico. Prorporzionata e originale, soprattutto davanti, si distingue per la grande mascherina “a cascata” e per le sottili luci diurne poste molto in alto, sopra i fari; la zona posteriore si caratterizza invece per i fanali orizzontali. L’abitacolo è elegante, semplice e “ordinato” nello stile: i comandi sono grandi e ben disposti. Bene anche le finiture: i montaggi sono precisi e solidi e i materiali gradevoli (nella Exellence, oltre ai sedili, la morbida pelle riveste anche la parte alta della plancia). Il cruscotto ha lo strumento centrale digitale (con grafica variabile in base alla modalità di guida selezionata), e sopra la consolle trova posto lo schermo a sbalzo di 8” dell’impianto multimediale (facile da usare e dotato anche dei protocolli Android Auto e Apple CarPlay). Lo spazio basta per viaggiare comodi in cinque, e si possono avere due sedili supplementari estraibili dal vano bagagli (che è ampio). La Hyundai Santa Fe è riccamente equipaggiata. Tra i dispositivi più utili, citiamo il Safety Exit Assist e il Rear Occupant Alert. Il primo impedisce l’apertura delle porte dall’interno quando si è parcheggiati lungo una strada e arriva un veicolo alle spalle, il secondo avvisa (tramite il clacson e l'accensione delle luci) se ci si allontana lasciando un bambino o un animale a bordo. Nei viaggi la Santa Fe è comoda e rilassante, ma il 2.2 (molto vigoroso ai bassi e medi regimi) rumoreggia un po' troppo in accelerazione e crea qualche vibrazione quando l’auto è ferma col motore al minimo. Inoltre, sullo sconnesso si sobbalza un po'. La Santa Fe è sicura e abbastanza maneggevole (soprattutto in modalità Sport, quando la potenza viene inviata al 50% alle ruote posteriori).

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